Emergency

giornale di cantiere  

un blog costruttivo



HOME


ARCHIVI

marzo 2002
aprile 2002
maggio 2002
giugno 2002
luglio 2002
agosto 2002
settembre 2002
ottobre 2002
novembre 2002
dicembre 2002
gennaio 2003
febbraio 2003
marzo 2003
aprile 2003
maggio 2003
giugno 2003
luglio 2003
agosto 2003
settembre 2003
ottobre 2003
novembre 2003
dicembre 2003
gennaio 2004
febbraio 2004
marzo 2004




e-mail
giornale_di_cantiere@yahoo.it


This gif is freely copyable. Just right click, save
Powered by
RSSify at WCC





Feed Atom

convertito in



dal tocco magico
di A. Cavedoni



Blog e dintorni

fragments of wishdom
Leonardo
willy-nilly
POLAROID
Ludik
skip intro
Blogorroico
Diario di bordo
101ism
Bellacci
Valido
Giardino di cemento
Voglia di Terra
Pandemia
Zu
Strelnik
Blogger di guerra
Arsenio
le strade bianche
Arkangel
Photoblogger
Gonio
Hotel Messico
Architectura
Il fiore del cactus
brekane
Haramlik



la directory dei blog italiani



Blog Star Death Match
due discutono
uno vince



Bloogz
motore di ricerca
dei blog





Al momento della sospensione questo blog era stato visitato per 25.000 volte
(1.000 più, 1.000 meno)


28 luglio 2002
 
La redazione di Polaroid mi ha segnalato il sito di autocostruzione.org, un'associazione (?) che promuove la realizzazione di complessi residenziali da parte degli stessi proprietari.
È un progetto che mi interessa parecchio, sia dal punto di vista tecnico che da quello umano e ambientale. Contatterolli.
Intanto mi colpisce un'affermazione di Giuseppe Cusatelli, l'architetto che ha importato in Italia questo modo di costruire:

... l'innovazione tecnologica ci viene in aiuto: le prime case erano state costruite con mattoni normali, cosa che allungato un po' i tempi. Quella di oggi è costruita con speciali mattoni con scanalature che impediscono errori nella posa, e una particolare forma interna che permette una loro cementificazione. Insomma permettono di armare il muro in maniera più semplice che operare con il cemento armato. Se la bassa tecnologia richiede alta professionalità, acquistando oggetti di alta tecnologia la necessità professionale si abbassa.

L'alta tecnologia che permette agli autocostruttori di farsi la casa è la stessa che ha peggiorato vistosamente la qualità delle abitazioni moderne e abbassato il livello di capacità manuale degli operatori.
Gli oggetti altamente tecnologici, per esigenze di produzione e commercializzazione, devono essere standardizzati. Vediamo così la stessa tipologia di abitazione ripetersi in Veneto come in Calabria, al mare o in campagna. È un'omologazione che ignora i diversi climi, il paesaggio, la cromaticità, la cultura locale. Gli edifici che ne risultano sono brutti, invecchiano precocemente e devono essere integrati da ulteriori impianti tecnologici per essere abitabili: condizionamento dell'aria, riscaldamento continuo degli ambienti d'inverno, impianti d'allarme.


Gli oggetti altamente tecnologici sono standardizzati nei materiali. Le materie prime, il luogo di produzione e quello d'installazione possono trovarsi in continenti diversi. Inutile sottolineare il dispendio di energie e risorse che questo comporta.
Le aziende riversano sul mercato prodotti sempre nuovi: una rincorsa all'ultimo grido nel costruire che non permette agli operatori di verificare l'idoneità e salubrità dei manufatti né di maturare un'esperienza.

Gli oggetti altamente tecnologici sono standardizzati nelle procedure di messa in opera. L'edilizia si industrializza e scompare la figura del muratore che segue la costruzione dalle fondamenta alla consegna. La costruzione somiglia sempre più a una catena di montaggio: squadre molto specializzate portano a termine nel più breve tempo possibile un compito specifico. Il lavoro a compartimenti stagni influenza pesantemente la qualità finale dell'abitazione e il grado di sicurezza nei cantieri.
Che dire poi del patrimonio di abilità manuale e sensibilità estetica che si va disperdendo in questi anni?




Comments: Posta un commento


This page is powered by Blogger.